Recensione La corte di fiamme e argento - Sarah J. Maas

 

Titolo: La corte di fiamme e argento 
Titolo originale: A court of Silver Flames
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori 
Pubblicazione: 23 febbraio 2021
Pagine: 720
Prezzo: 22,00€


Aloha readers! Bentornati in questo mondo magico! Dopo un po' di tempo sono tornata su questi schermi per parlarvi di uno dei libri che aspettavo di più del 2021... ovvero "La corte di Fiamme e Argento", quarto volume della trilogia di Acotar ("La corte di Rose e Spine"). 

Qual è la sensazione che si prova ad affrontare la morte, l'inizio e la fine di tutto? 
Nesta l'ha provata quando venne immersa nel Calderone dal Re di Hybern, dove non vide altro che oscurità e silenzio, dove era impossibile anche solo emettere un singolo suono e il terrore era alle stelle. Nonostante ciò, lei riuscì a strappare del potere di troppo dalle grinfie del Calderone, grazie a tutta la rabbia che la mangiava dentro, rendendolo debole e arrabbiato, senza forze e su tutte le furie. 
Dopo la guerra contro Hybern, Nesta è tornata ad essere quella ragazza scontrosa e silenziosa, che non vuole sapere più nulla di sua sorella e del resto del gruppo, concentrandosi solamente sull'alcool, la musica, le partite a carte e il sesso. Questo fino a quando la sorella Feyre non ha deciso di rovinarle i piani obbligandola a vivere nella Casa del Vento con Cassian.. riusciranno finalmente a chiarirsi loro due o si scontreranno come cane e gatto? 
Alla mattina dovrà dedicarsi all'allenamento per imparare a difendersi e a combattere, invece al pomeriggio dovrà stare nella Biblioteca sotterranea per aiutare le sacerdotesse nelle loro giornate. 
Nello stesso tempo però la minaccia delle regine umane continua a soccombere su Prythian, la bellissima isola dei fae, ma nessuno sa quale sarà la loro prossima mossa... cercheranno di distruggere tutto il mondo o continueranno la lotta del re defunto? 
Inizieranno così le ricerche di alcuni oggetti magici di migliaia di anni prima, potenti ma dimenticati, che potranno salvare il mondo da tutti i pericoli o forse distruggerlo una volta per tutte. 
Nesta si troverà quindi ad affrontare non solo un viaggio interiore per capire meglio come si sente e se vuole superare tutti i traumi che le hanno segnato l'anima, ma dovrà anche imparare a difendersi e a utilizzare quel potere ancora sconosciuto che le scorre nelle vene e che sente combattere dentro di lei contro la sua oppressione.
Tra pegasi alati, arpe, spade magiche e ali Illyrian, Nesta e il resto del gruppo affronteranno nuove sfide, nuove difficoltà che li piegheranno ancora una volta, rendendoli più forti passo dopo passo e sempre più legati come una famiglia.  
Dopo mesi e mesi che attendevo con ansia questo libro, finalmente è arrivato nelle mie mani e non ho resistito a leggerlo tutto subito! 
Ho amato ogni pagina di questo libro, dalla prima all'ultima, da quella più cruda a quella più triste. 
Non riuscivo a staccarmi da questo libro neanche per andare a mangiare, perché volevo sapere sempre di più su Nesta e Cassian. 
Ero partita a leggere questo libro per sapere di più sulla storia di amore e odio dei due protagonisti, i miei amati Nessian, ma ho finito questo libro capendo che Nesta è una dea. 
Le mie aspettative sono sempre state altissime e questo mi suscitava un po' di paura, di essere delusa dalla penna della Maas, del non dare la giusta giustizia a questo personaggio femminile, ma mi sbagliavo, perché è bellissimo questo libro. 
Ci assomigliamo un po' tutti a Nesta, perché in fondo tutti siamo un po' egoisti, gelosi e invidiosi, anche se non lo ammettiamo, ma siamo fatti anche di cose belle e preziose e questo Nesta lo capisce piano piano durante il suo viaggio. 
Nesta è sempre stata il mio personaggio preferito dalla trilogia precedente (incentrata sulla storia della sorella minore Feyre) e qui non ha fatto altro che reclamare il suo posto nel mio cuore. 
In alcuni tratti sono molto simile a lei, perché molte volte ho una lingua tagliente anche quando non vorrei, anche se dovrei solamente tacere per non ferire gli altri, e questo suo viaggio mi ha fatto capire che un giorno riuscirò anch'io a trovare tutta quella felicità e quell'amore, perché ce li meritiamo tutti, senza se e senza ma. 
Questo libro mi ha aperto gli occhi in modi che non credevo possibile e forse è per questo che l'ho amato così tanto. 
La nuova famiglia che Nesta si va a creare, fatta di amore e amicizia, è la cosa più bella dopo il suo viaggio; mi ha emozionata tantissimo quel rapporto che instaura piano piano con Gwyn e Emerie. Loro tre da semplici sconosciute e ragazze con cicatrici profonde, diventeranno amiche, sostenendosi a vicenda e creandosi una loro famiglia su cui fare riferimento.
Ho amato come questo legame che si instaura tra di loro nasce dalla voglia di superare le proprie paure, dall'amore per la lettura e dalle storie delle Valchirie. Quest'ultime sono delle antiche guerriere femmine, che credevano nella loro forza, nelle loro capacità e che combattevano per il bene degli altri. Il fatto che le tre amiche prendano spunto da queste guerriere, mi ha veramente emozionato, soprattutto perché si notano cambiamenti positivi da parte di tutte pagina dopo pagina. 
Credo che la parte migliore del libro sia proprio l'amicizia che si instaura tra queste ragazze, insieme alla rinascita di Nesta, che finalmente riesce a vivere di nuovo nonostante tutto. 
I momenti tristi che ha dovuto superare, tutte le insicurezze, le paure e anche le difficoltà, l'hanno resa più forte, più sicura di se stessa e l'hanno portata a quella fantastica donna che è alla fine del libro.
Questa crescita interiore è dovuta soprattutto grazie alla sua volontà, ma anche grazie alle sue nuove amiche e a Cassian, che è sempre stato pronto a porgerle una mano per sorreggerla e aiutarla. 
Il rapporto che si instaura tra Cassian e Nesta è bellissimo. Ci sono stati alti e bassi che qualche volta mi hanno fatto arrabbiare, altri che mi hanno fatto emozionare tantissimo, ma alla fine è stato perfetto. 
Da una parte alla fine del libro avrei voluto ancora più scene tra i Nessian, per capire ancora di più la chimica tra loro due, ma d'altra parte è stato perfetto così perché il libro è ben bilanciato tra il romance e il percorso di Nesta. 
Devo ammettere che avrei voluto una maggiore concentrazione su Cassian, perché anche se ormai lo conosciamo dalla trilogia precedente, avrei voluto conoscerlo ancora più a fondo, attraverso i suoi pensieri, le sue paure, i rimorsi, l'amore che prova verso Nesta, sua mamma e i suoi amici, l'odio verso coloro che hanno rovinato la vita alla madre... 
I nuovi personaggi che entreranno in questo mondo magico sono tutti bellissimi, da Gwyn ed Emerie, che hanno un posto speciale nel mio cuore, alle sacerdotesse, che sono diventate delle mie guide personali che mi ricordano di non mollare mai, nonostante le difficoltà e le cicatrici profonde. 
Emerie, Gwyn e Nesta si sono unite piano piano attraverso le cicatrici del passato, decidendo di rialzarsi e di reagire, contando l'una sull'altra. 
Questo trio che si va a formare capitolo dopo capitolo, pagina dopo pagina, è una cosa bellissima, emozionante e travolgente, e devo ringraziare la Maas per aver dato nascita a queste ragazze, per essere diventate loro la nuova famiglia di Nesta, non l'Inner Circle. 
Questo devo ammettere che mi ha aperto gli occhi e non di poco, perché leggendo il libro ho capito che ogni persona può scegliersi la propria famiglia oltre a quella dove si è nati, e che non esiste solo un'unica scelta, in questo caso l'Inner Circle, ma ce ne possono essere diverse, ognuna più bella e perfetta dell'altra e adatta alla propria persona. 
D'altra parte ci sono i personaggi della trilogia precedente, che ho rivisto attraverso i pensieri di Nesta e di Cassian, e li ho rivalutati. Ammetto che inizialmente avrei tanto voluto strangolare l'Inner Circle, per il loro modo di pensare, per alcune decisioni prese e per gli atteggiamenti ostili verso Nesta, ma alla fine ho capito le loro scelte, anche se ancora adesso non le condivido tutte pienamente. 
Inizialmente ammetto che ho provato un odio assurdo verso di loro, soprattutto verso Rhys e Amren, perché anche se continuavano a giustificare le loro scelte per voler aiutare Nesta, poi in realtà non hanno fatto altro che rinchiuderla in una casa, senza capire il perché dei suoi comportamenti, cosa sta passando per la sua testa e se ha bisogno di aiuto. 
Diciamo che con questo libro ho intravisto l'Inner Circle in un'ottica diversa, per niente positiva ma neanche negativa verso la fine... quindi spero in una svolta nei prossimi libri perché sono molto triste da questo punto di vista. 
Tra i personaggi che ho più rivalutato durante la lettura di questo libro c'è sicuramente Eris, che già ne "La corte di Ali e Rovina" mi aveva conquistata, ma qui è ancora meglio. Spero in una sua redenzione, perché anche se è sempre sembrato il villain della storia, ha le sue motivazioni e i suoi segreti, ed è solo una persona buona nata in una corte che lo ha reso così negativo. 
In questo ultimo volume Eris l'ho trovato un personaggio molto sincero e anche leale, nei suoi limiti ovviamente, visto che vuole sempre sottrarre il trono al padre, ma il fatto che dica le cose come stanno senza farsi problemi o paura, lo ha reso sempre più interessante ai miei occhi... potrebbe diventare uno dei miei personaggi preferiti in futuro! 
Il world building è sempre lo stesso della trilogia precedente, quindi saremo catapultati nella bellissima Prythian, dove la magia regna sovrana nelle sette corti guidate dai corrispettivi Signori e Signore Supremi. Qui la storia è soprattutto concentrata nella Corte della Notte, a nord dell'isola, dove tutta la famiglia di Feyre ci abita.
Nesta non si è mai sentita parte di questo mondo da quando è diventata una Fae e per stare lontana dalla felicità e spensieratezza dell'Inner Circle ha deciso di abitare in uno dei borghi più malmessi della città di Velaris, vivendo di sesso, giochi a carte e alcool. 
All'inizio del libro verrà poi obbligata dalla sorella a vivere nella Città del Vento, addestrandosi alla mattina con Cassian e occupandosi nel pomeriggio della Biblioteca, senza poter uscire da lì, a meno che non volesse farsi 10 mila scale di discesa. 
Parlando dell'ambientazione, ammetto che la Casa del Vento è diventata uno dei miei personaggi preferiti in assoluto e che voglio anch'io una casa del genere. Voglio una casa che mi coccoli, che mi risponda e che mi sia amica quando ne ho più bisogno, che mi consigli e mi faccia compagnia quando mi sento sola, triste o arrabbiata. Ne voglio una anch'io cosicché soddisfi ogni mio desiderio, come il pegaso alato in miniatura di Gwyn o le fette di torta a Nesta. 
Il fatto che la casa abbia una sua personalità, sia viva e che anch'essa abbia un luogo oscuro e segreto come ogni persona, mi ha fatto sempre più adorare questo "personaggio". 
Quando ho iniziato il libro credevo di trovarmi ad affrontare un Acomaf 2.0 ("La corte di Nebbia e Furia"), ovvero un libro di passaggio, dove i sentimenti sono in primo piano, ma di azione non se ne vede molta. Invece no, perché anche se le sensazioni e la crescita di Nesta sono in primo piano, ciò non cambia il fatto che l'azione è presente e avvincente e la protagonista di tutto è sempre Nesta!
La scrittura è molto scorrevole e veloce, nonostante questo libro sia in terza persona e quelli precedenti in prima. Ho amato entrare nella testa di Nesta e di Cassian, capire i loro punti di vista, le loro sensazioni, i pensieri e le paure, vedere cosa pensano e come si relazionano con i loro amici e i loro nemici.
Alcuni pensieri di Nesta sono stati molto simili ai miei, perché molto spesso come lei mi sono trovata a affrontare dei momenti dove non riuscivo più a stare a passo con il mondo, con gli altri, demoralizzandomi e non credendo in me stessa. 
Anche se sembra una cosa molto semplice, credere in se stessi è un lavoro che va coltivato di giorno in giorno, vivendo e assaporando non solo le cose belle che la vita ci da, ma anche quelle brutte, perché anch'esse ci fanno crescere e ci rendono forti.
Non credo di aver sottolineato così tante frasi in tutta la mia vita da quanto sono belle, emozionanti, ma anche divertenti e spassose. Ho avuto la stessa sensazione di Città di Ossa ad un certo punto, dove mi mettevo a piangere anche se i protagonisti facevano battute divertenti e senza senso... ormai piango per tutto. 

Fatevi un favore e leggete questa serie, perché ne vale la pena! La Maas, anche se molto criticata, è bravissima nella caratterizzazione dei personaggi, rendendoli vivi e veri, e trasmettendo emozioni contrastanti nel cuore del lettore.

Ora vi lascio una delle frasi più belle del libro, che è diventato il mio mantra di vita: 
"Sono la roccia contro la quale si infrangono le onde. Nulla mi può spezzare."
"Nulla ci può spezzare"

Commenti

  1. Purtroppo io mi sono fermata al secondo volume di questa saga perché non mi ha preso 🙈

    RispondiElimina
  2. Non ho letto questa saga ma mi piacerebbe farlo prima o poi

    RispondiElimina
  3. Devo ancora cominciare questa saga e questa recensione è così curata che mi ha fatto venire voglia di recuperarla.

    RispondiElimina
  4. Non leggo la recensione perché sto leggendo ACOMAF perdonami 😂💖

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hahaha fai bene perché ci sono parecchi spoiler 🥲🥲

      Elimina
  5. ho letto solo ACOTAR e ACOMAF ancora, ma questo mi ispira troppoooo

    RispondiElimina
  6. Non vedo l'ora di leggere questo libro, ma ho saltato la recensione perché ho appena finito acomaf e già mi sono spoilerata fin troppo lol

    RispondiElimina

Posta un commento