Recensione Tutta colpa di Penelope Lane - Carola Rifino

 

Titolo: Tutta colpa di Penelope Lane
Lingua: italiano
Editore: Independently published 
Pubblicazione: 7 maggio 2021
Pagine: 370
Prezzo: 14,00€

Aloha readers! Finalmente sono tornata dopo un po' di inattività anche su questi schermi, per parlarvi dell'ultimo romanzo di Carola Rifino, un'autrice italiana conosciuta per la sua serie "About Austen Lessons Series". 
Questo romanzo è uno sport romance autoconclusivo, e io non vedevo l'ora di leggerlo! 


L'amore non si controlla. Non si potrà mai controllare di chi innamorarsi, e questo Maddison lo sa, ma non può far nulla per cambiare il suo cuore. 
Provare qualcosa per il fidanzato della propria migliore amica è già un disastro, pensiamo poi conviverci insieme! 
Ma le cose si complicano quando Penelope e Hayden si lasciano... Mads dovrà andarsene dall'appartamento? Hayden la caccerà? Cosa farà senza un tetto dove stare? 
Per Hayden cacciarla è l'ultimo dei suoi pensieri, non solo perché il suo obiettivo è vincere la Stanley Cup e far vincere la sua squadra di hockey, ma perchè gli piace la sua presenza, anche se non si incontrano spesso.
Una notte di pizza e Netflix, sul divano dell'appartamento, cambia tutto, l'equilibrio della loro convivenza e del loro cuore. Infatti da quel momento Hays e Mads iniziano ad interagire di più, capendo che ignorarsi non serve a niente.
Tra Post-It, biscotti di Levian e serate in discoteca, i due protagonisti iniziano a conoscersi sempre di più, diventando indispensabili l'uno per l'altro, anche se evitando sempre l'argomento taboo: Penelope Lane. 
Battibecchi, frecciatine e pattinate sul ghiaccio accompagneranno i due protagonisti in questa avventura, dove la posta in gioco sono i sentimenti e l'amore, il proprio cuore e le insicurezze. 
Riusciranno ad abbattere tutti i demoni del passato e amarsi senza problemi? O l'incubo chiamato Penny si presenterà ancora nella loro vita per mettergli i bastoni tra le ruote? 
In questa ultima "battaglia" vincerà finalmente il cuore? 
Aspettavo un nuovo romanzo di Carola Rifino come i bambini aspettano l'arrivo del 25 dicembre solo per ricevere i regali e i dolci da Babbo Natale. 
Appena ho scoperto che era uno sport romance, sono andata in estasi, perché in questo periodo io e gli sport romance (soprattutto se parlano di hockeisti) andiamo a braccetto. 
La penna di Carola è una garanzia, ti fa viaggiare in un mondo unico, fatto d'amore, al lume di candela, con delle frasi che ti tatueresti (visto il loro profondo significato). 
Già dal primo libro ho notato la sua bravura nello scrivere storie d'amore, ma libro dopo libro sta sempre migliorando, rendendo il tutto ormai perfetto. 
Anche in questo libro ci viene presentato un personaggio maschile al di là dei soliti clichè, un ragazzo premuroso, dolce e che farebbe di tutto per coloro che ama. 
Hayden White è letteralmente un uomo d'oro, da proteggere a tutti i costi per la sua dolcezza, per la premura che ha nei confronti di chi gli sta attorno. E' uno dei giocatori più bravi e desiderati di tutta New York, anzi no, di tutti gli Stati Uniti, e anche la sua coinquilina non è immune al suo fascino.
Ma oltre alla facciata da ragazzo bello e impossibile, è un uomo pieno di insicurezze, che piano piano verremo a scoprire capitolo dopo capitolo. Scopriremo che dietro a quello che tutti conoscono di Hayden, c'è molto altro, c'è amore per la sua famiglia, c'è l'amore incondizionato per la sua Bambolina, ci son insicurezze dovute dal passato e dalla sua infanzia. 
Parlando della famiglia di Hayden, ammetto di averla amata come poche cose al mondo, per le loro serate a tema, per le battutine e per il rapporto stretto che hanno tra di loro. Mi sono rivista molto da questo punto di vista, perché ho un rapporto identico con la mia famiglia, con le mie sorelle di cui parlo di tutto, con mia mamma con la quale mi confido nei momenti più difficili. La famiglia di Hayden, con tutti i suoi fratelli è diventata una delle mie preferite in assoluto. 
L'amicizia di lunga durata tra Doug e Hayden è qualcosa di spettacolare, perché nonostante Doug si comporti da playboy, pieno di battutine e in certi casi pure fastidioso, in realtà farebbe di tutto per Hays, per proteggerlo e aiutarlo, per supportarlo e dargli consigli, che vadino oltre a "Sessoland".
Maddison Moore è una ragazza che si definisce ordinaria, ma che in realtà è tutt'altro che ordinaria. 
Con la sua bellezza, la sua intelligenza e la sua sicurezza mi ha colpita e affondata. E' una giornalista del New York Times, e in tutto quello che scrive ci lascia il cuore e l'anima. E' innamorata di Hayden segretamente da anni, da quando è andata a vivere nel suo appartamento, scoprendo che è diverso da come lo immaginava, un ragazzo "tutto sport niente cervello". 
E' una ragazza che è rimasta segnata dopo tutto il tempo passato con Penelope, la sua migliore amica, la famosa fidanzata di Hayden. 
Maddison è una donna che appare sicura di quello che fa, sicura in quello che crede e in quello che crede, e proprio per questo l'ho adorata come protagonista, soprattutto perché bilancia le insicurezze che affliggono Hayden. Nonostante questa apparenza e questa facciata, anche Mads nasconde delle insicurezze, dovute soprattutto alla sua migliore amica Penelope, colei che ha la colpa di tutto, che piano piano riuscirà a superare grazie non solo a Hays, ma anche ai suoi amici. 
La coppia che formano insieme è bellissima, e grazie alla loro storia d'amore ho proprio compreso quel proverbio giapponese del filo rosso, che dice che ogni persona è legata con un filo rosso indissolubile alla propria anima gemella. La storia che queste pagine raccontano non è altro che una dimostrazione dell'amore vero, che troveremo sempre, nonostante le difficoltà e gli anni. 
Hays e Mads sono una coppia che si bilancia benissimo, perché attraverso le insicurezze di uno, c'è sempre l'altro che lo sostiene e cerca di aiutarlo, facendogli vedere un altro punto di vista, l'altro lato della medaglia. 
Tra battutine, frecciatine, dichiarazioni d'amore e piccoli gesti significativi, vedremo questi due ragazzi crescere, scoprire più di se stessi e dell'altro, amandosi incondizionatamente. 
Una cosa che avrei cambiato è la velocità del tutto, infatti avrei preferito che le cose tra i due, dopo la fatidica cena alle 2 di notte, si svolgessero con più lentezza, lasciando che i sentimenti crescessero piano piano senza fretta. Ma nonostante questo, mi sono piaciuti un sacco non solo come coppia, ma anche come amici e complici nelle loro bravate. 
Una cosa che non mi è piaciuta, ma per colpa del mio non essere molto romantica come ragazza, è proprio il carattere dolce e super sensibile di entrambi i protagonisti. Tra le diverse sfaccettature dei loro caratteri che ho conosciuto capitolo dopo capitolo, ho preferito la loro vena scherzosa e le loro continue frecciatine, rispetto al romanticismo e alla dolcezza. 
La bellezza dei libri di Carola la si può notare anche nelle città che descrive, come se fossi realmente lì con loro a mangiare i biscotti di Levain, a camminare lungo le strade affollate di New York, o a vedere una partita di Hockey nello stadio. Questo particolare lo avevo già notato con la sua bravura nel raccontare di Amsterdam o di Roma con l'altra serie, ma anche qui ha dato il meglio di sè, permettendomi di sognare ad occhi aperti la bellissima Mela Verde, quei gustosi biscotti che ora voglio assaggiare e quella vista mozzafiato del tramonto che incontri solo tra i grattaceli di New York. 
Io vivo per il mantra "più lunghi sono i libri, meglio è", infatti quando ho scoperto che il libro era solo 400 pagine, ci sono rimasta male... è sempre bello leggere i mattoncini e ormai mi ero abituata a quei ritmi con Carola, ma questo mi ha fatto assaporare ancora di più queste pagine. 

Carola ancora una volta mi ha convinto con la sua penna, la sua fluidità e la sua romanticità senza fine. 
Leggete questo libro perché merita un sacco, ma non fermatevi qui, perché tutti i libri di Carola sono degni di essere letti e amati con tutto il cuore. 

Commenti

  1. La copertina mi ha intrigato molto!anche la trama!

    RispondiElimina
  2. Bella recensione! Non è il mio genere preferito d'eccellenza ma ne leggerò uno a breve per testare

    RispondiElimina
  3. non penso di leggerlo, non è il mio genere

    RispondiElimina
  4. Uno di quei libri da non perdere , sembra!

    RispondiElimina
  5. non conoscevo questa scrittrice e anche se non è propriamente il mio genere ci farò un pensierino!

    RispondiElimina

Posta un commento