Recensione La repubblica dei ladri - Scott Lynch

Titolo: La repubblica dei ladri
Autore: Scott Lynch 
Editore: Oscar Fantastica, Mondadori
Pubblicazione: 1 dicembre 2020
Pagine: 732
Prezzo: 18,00€

Aloha readers! Oggi torno su questi schermi per portarvi la recensione dell'ultimo libro attualmente uscito di Scott Lynch e sto parlando di "La repubblica dei ladri". Sono veramente triste perché con questa recensione finisce dopo un lungo mese questo Blog Tour, ma è stato divertimento ed entusiasmante lavorare insieme alle altre ragazze! Non dimenticherò mai il mio primo BT. 

Cosa fareste se vi trovaste a complottare contro il vostro primo amore?

Locke e Jean finalmente sono scappati da Tal Verrar, dopo averla resa un campo da battaglia ormai senza potere, ma non tutto è andato secondo i piani, perché ancora una volta Locke si trova in difficoltà e l'unico che può salvarlo è il suo migliore amico.

Dopo varie soste lungo diverse città per scappare dai casini precedentemente causati, vengono contattati da un mago dell'Alleanza, trovandosi così contro la loro volontà in una nuova città: Karthain.

Forse questa era l'unica sosta che i Bastardi Galantuomini non avrebbero voluto fare, dopo tutti gli avvenimenti che si sono seguiti a Camorr.

Karthain è una città diversa da quelle “visitate” dai Bastardi, in quanto è molto più limpida, più sicura e c'è la presenza di maghi, i loro grandi nemici che controllano la città attraverso i poteri. Anche il governo è diverso dal loro, dove tutto sembra andare in una direzione opposta rispetto a ciò che erano abituati, ma sarà realmente così?

Qui si troveranno immischiati in un gioco più grande di loro, che comprende il potere della politica, le elezioni e i sotterfugi, ma sfortunatamente i ragazzi non sono esperti in quel campo... riusciranno lo stesso a sopravvivere in mezzo a questi maghi?

Ma quando tutto sembra andare per il verso giusto, ecco che compare una figura del passato che porta incertezze e confusione nella vita di Locke. E se questa persona, in passato sua amica, ora fosse una sua fidata rivale? Che piega prenderebbero i giochi?

Perché tutto questo lavoro a Karthain si basa solo su giochi sporchi e corrotti, ma sono sempre giochi... e Locke e Jean non vedono l'ora di divertirsi e rovinare ancora qualche vita... o forse sarà la loro vita ad essere rovinata?

Il compito è semplice: far vincere le elezioni al partito da loro sostenuto, ovviamente sempre contro la loro volontà, e poi saranno liberi... oppure moriranno. Un compito che sembra semplice per degli ingannatori e simulatori professionisti, ma allo stesso tempo difficile.

Rivelazioni, amori e morte in un viaggio indesiderato lungo il Mare, in una serata al chiaro di luna lungo il lago di Karthain, in una recita al teatro della Perla Antica.

Troppe volte Locke e Jean sono riusciti a scamparla e a sopravvivere, forse questa è la volta in cui ci rimetteranno le penne per sempre?

E con questo volume si è temporaneamente conclusa questa saga.. sono stati pubblicati solo tre volumi su sette, uno più bello, più avvincente ed entusiasmante dell'altro.

Anche se effettivamente in questo libro non ci sono perdite così tragiche (come ormai mi aspettavo conoscendo l'autore) o momenti tristi; alla fine del libro ho versato qualche lacrimuccia, perché so bene quanto mi mancheranno Locke, Jean e tutta la banda dei Bastardi Galantuomini.

Non credevo di potermi legare così tanto a dei personaggi che dovrebbero essere considerati i nemici della società, a un mondo del tutto immaginario, a degli amori irrealizzabili, ma così è stato e ne sono grata perché questa serie mi ha insegnato molto, dal punto di vista affettivo ma anche “professionale”.

Lynch con la sequenza dei bastardi galantuomini, mi ha insegnato che alla base di tutti i rapporti c'è la lealtà, che la fratellanza non si basa sul legame di sangue, ma con chi condividi ogni momento della tua vita, senza paura di mostrare te stesso. Ho appreso che noi donne non dobbiamo sentirci obbligate a trovarci un uomo, ma possiamo essere forti, coraggiose e temerarie anche da sole, con la nostra unica persona.

Sono grata a Scott Lynch per l'invenzione di questo universo, pieno di magia e umanità, ma anche ipocrisia, che riflette in alcuni aspetti la nostra società.

Finalmente in questo terzo volume si conoscerà meglio una figura che attendevo con ansia come i bambini aspettano Babbo Natale con i suoi doni, e la sua apparizione è andata oltre le mie aspettative, infatti già dalla sua prima battuta ho capito quanto potente e fantastica fosse Sabetha.

Ho visto diversi pareri contrastanti su questa figura femminile, c'è chi l'ha odiata per il suo comportamento, chi invece come me l'ha amata... credo che il segreto stia nel comprenderla a fondo, capire che sotto la sua corazza ci sono delle insicurezze fondate, a causa della società e anche a causa del non voler lasciare trasparire alcuna emozione, viste al tempo come una debolezza.

Lei credo che rispecchi la figura femminile che vorrei apparire agli occhi delle altre persone: forte, coraggiosa, intelligente e con un aura di potenza che la circonda. Ma non è solo questo, perché sotto tutta questa forza lei è pur sempre una persona, con insicurezze, fragilità e anche a lei il cuore batte forte alla vista del suo amante. Ho ammirato tantissimo Sabetha, che piano piano ha delineato quella figura femminile che seguirei come spirito giuda.

Anche in questo volume entrano di nuovo in scena i potenti Bastardi Galantuomini al completo, con ricordi del passato, che rievocano quei momenti divertenti passati insieme, le paure che hanno condiviso, i piani astuti che hanno messo in atto per coprirsi, le prime esperienze da ragazzi adolescenti. Queste scene sono state le più tristi in un certo senso, perché mi hanno ricordato il primo volume, la complicità tra tutti i ragazzi che ormai era scomparsa, come alcuni di loro.

Non credo che perdonerò mai Scott Lynch per alcune morti messe da lui in atto, ma gli sono anche grata che tiene memoria di tutti loro, attraverso ritorni al passato e pensieri dei protagonisti, che brindano in loro onore e li sognano ogni notte.

Anche qui, come ormai era presumibile, l'ambientazione è cambiata, ci troviamo in una nuova città, con nuovi nemici, con nuove battaglie da affrontare, ma anche con quelle passate da portar a termine. Karthain è la nuova terra dove approderanno i ladri, ma sarà diversa in tutto e per tutto dalle precedenti visitate, composta da maghi il cui governo è più complicato, pieno di corruzione e un pizzico di falsità.

Il world building è sorprendente, descritto benissimo e dettagliato a puntino, ormai una caratteristica della penna di Lynch, che mi abbaglia ogni volta che leggo. La fantasia di questo autore non ha limiti nel creare dei luoghi così fantastici e dei personaggi così astuti e forti.

I precedenti amici si ritroveranno in vesti di nemici, altri invece diventeranno nuovi amici o anche semplici e spietate spie.

Questo terzo volume mi ha reso molto triste, prima di tutto perché ha portato alla fine temporanea di questa serie per un lungo periodo, visto che dobbiamo aspettare più di un anno per vedere il capitolo successivo, poi anche perché alcune scene mi hanno emozionato moltissimo, con i sentimenti e i pensieri così ben descritti che mi hanno dato la sensazione di leggere delle persone vere e autentiche.

La repubblica dei ladri non è solo un libro che mostra la corruzione di un governo, la falsità delle votazioni, la flessibilità del pensiero delle persone attraverso i soldi, ma anche momenti di vera e pura umanità, con felicità e tristezza, divertimento e terrore.

Se non fosse per i gemelli Calo e Galdo i momenti per ridere anche nelle situazioni più pessime e imbarazzanti non esisterebbero: con la loro battuta pronta, la loro capacità di concludere le frasi a vicenda, la loro sfacciataggine e il loro fare da playboy mi hanno fatto ridere tantissimo, imprecare e mi hanno lasciato anche basita in alcune scene.

I miei personaggi preferiti rimarranno per sempre loro, con la loro schiettezza e i loro litigi, la loro somigliante differenza e la voglia di aiutare i propri fratelli, creando casini e pessimi piani.

Soprattutto in questo volume si può notare quanto abbiano bisogno l'uno dell'altro e questo mi ha portato ad emozionarmi ancora di più, soprattutto pensando ai fatti che seguono nel presente.

Ma non mancano sicuramente le scene dove la tristezza ha preso il sopravvento, attraverso le lettere d'amore scambiate, i ricordi di un amore finito e sepolto, l'amaro ricordo di persone importanti.

Anche qui Scott Lynch mi ha rubato il cuore per il suo modo di scrivere, la sua capacità di immedesimare il lettore nei protagonisti, di farli provare le stesse sensazioni, belle o tristi che siano. Ha dato un aspetto umano a dei personaggi, indipendentemente dal fatto che fossero femmine o maschi, ha lasciato sfogare le loro emozioni: piangere, tremare e voler vivere, innamorandosi e facendo le loro esperienze. Proprio grazie a questa caratteristica conferitagli da Lynch sono riuscita a entrare molto più in sintonia con i personaggi, ho capito i loro pensieri e i loro timori e ho compreso meglio loro e le avventure da loro intraprese.

Non mancano affatto i colpi di scena, soprattutto in questo volume sono tantissimi e sconvolgenti, ancora ora se ci penso mi viene un colpo al cuore, ma questo succede quando ci si lascia travolgere dalla penna di Scott.

Con questo libro mi sono avvicinata ancora di più a Locke, ho scoperto nuove informazioni del suo passato, il suo grande amore verso la banda, la sua audacia e forza nel voler portare a termine i compiti, nonostante tutti i problemi.

Sebbene la parte da ladri sia poco presente, proprio perché l'autore ha lasciato più spazio alle vicende passate, all'amore e alla falsità del governo, il libro mi ha presa allo stesso modo, se non di più e ciò non ha messo in secondo piano l'intelligenza di Locke, la forza di Jean e la loro complicità.

Una parte fondamentale che si andrà poi a sviluppare nel corso della storia è il ricordo della recita di un dramma scritto nel periodo dell'antico trono Therin, chiamato “La repubblica dei ladri”, lo stesso nome che prende questo terzo volume. Mi sono proprio emozionata a leggere le pagine inerenti a questa avventura particolare, perché è proprio in queste righe che si conoscono a fondo i sentimenti di Locke e Sabetha, la complicità che lega i gemelli con il resto del gruppo, l'amore e l'ammirazione che provano anche verso Padre Catena.

I continui collegamenti tra passato e presente, magia e persone senza poteri, corruzione e falsità, mi hanno trasportato in un mondo a parte, a immaginare ogni piccolo singolo frammento del racconto nella mia testa e a viaggiare con i Bastardi Galantuomini.

Sto già fremendo dalla voglia di rileggerli tutti e tre, e spero che ottobre dell'anno prossimo arrivi presto perché non vedo l'ora di leggere come continuerà la storia dei Bastardi Galantuomini.

Amate i Galantuomini per come si presentano, perché sotto tutta quella sfacciataggine e voglia di rubare, si celano e nascondono delle persone con un cuore e con dei sentimenti magnifici.

E come dice Patrick Rothfuss nella copertina di tutti i tre primi volumi (non esistono parole più vere):

Se non l'avete letto, dovreste farlo.

Se l'avete letto, credo che dovreste rileggerlo!”


  


   




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